23/02/2014

AD BASKET CHIAVENNA - BM Italia Arr. Sondrio  54 - 48

"E la corsa continua….”, nonostante un’avversa Federazione di ciocatt, la prima giornata di ritorno ha confermato l’inaccessibilità dell’Under 19 sondrasca, contro i “ribelli” chiavennaschi. Che goduria…noi in pochi e reduci da influenze, infortuni, gite scolastiche ecc, loro in 12/12 agguerriti ed in cerca di punti per cullare il sogno playoff. Come diceva la mia prof di matematica, cambiando il numero degli addendi, il risultato non cambia. A parte il fatto che non ho mai capito chi siano e cosa mai abbiano rappresentato nella mia vita gli addendi, ma per quanto riguarda il risultato, aveva ragione lei, tra andata e ritorno la squadra vincitrice non è cambiata. Ma torniamo alla cronaca. Domenica mattina un sole splendente e giornata a dir poco primaverile, Sondrio già calda sui garretti, mentre ad uno ad uno si presentavano in palestra i nostri vigorosi, con una carica emotiva e sportiva pari ad un catatonico. Ad uno ad uno fuori dallo spogliatoio prendevano in mano i palloni dal cesto, come fossero sfere di cristallo dentro le quali leggere il perché di una levataccia tanto drammatica. Sondrio invece già calda ed agguerrita, mostrava acrobazie da Harlem Globetrotter…con schiacciate ad una mano, a due mani, a tre mani con pistolino, mentre i nostri lanciano qualche occhiata dall’altra parte del campo, senza però riuscire a mettere a fuoco le immagini. “Iniziamo bene” si è sentito dire dall’allenatore chiavennasco, mentre con occhi sbarrati guardava l’esercizio di tiro dei suoi sciamannati che, a stento, riuscivano ad arrivare al ferro. Fortunatamente l’arbitro Colla chiamava le squadre in panca e finalmente fuori i quintetti sul parquet (un grazie al provvidenziale intervento del Presidente Panzeri che per esigenze di referto, mollava immediatamente la canna da pesca sulla riva del Mera e correva in palestra a sostenere il buon vecio Andreallievi). Coach Bongini da subito calava la formazione tipo, con Motta in regia, Dal Molin e Carugo in guardia, Fancoli e Fiorentino sotto le plance. De Marzi dal canto suo sfoderava l’ennesima rivoluzione, con un quintetto piccolissimo ma estremamente veloce, con Trincavelli in regia, Allievi e Rosina in guardia mentre  Franzi e Prati in ala….nessun “lungo” schierato. Primo quarto in equilibrio con tanti errori da ambo le parti ed i minuti che tranquilli, scorrevano come il Mera in questo periodo. Nel frattempo però Sondrio non sfruttava l’altezza dei propri giocatori, mentre Chiavenna iniziava lentamente a tirarsi fuori dal letto. Alla fine del secondo periodo il coach chiavennasco aveva già girato tutta la panchina a sua disposizione (questa volta composta solo da 9 giocatori), con la squadra che stranamente eseguiva a puntino il piano partita precedentemente stabilito in spogliatoio. Per gasarci un pochino diciamo che l'idea era nel collaudato e sempre verde “run and gun” (corri e tira) e questa volta i buoni tiri dalla media, hanno favorito il primo e vero allungo dei tamagotchi chiavennaschi. Ottimo il contributo delle due bombe consecutive di Rosina e dalla terza di Tatone, che hanno costretto Sondrio ad aprire ancora di più le maglie difensive. Al suono della pausa lunga, il tabellone segnava 33 a 27 per Chiavenna, con un parziale di 22 a 15. Al via della terza frazione Sondrio era letteralmente a caccia della preda, cercando di riprendere le redini del match ma Chiavenna, dimostrandosi agguerrita e cinica, continuava a martellare la retina avversaria, chiudendo con un ottimo Biavaschi la strada dei rimbalzi. Punteggio parziale deficitario per Sondrio, con soli 5 punti segnati a referto (48 a 32 alla sirena del terzo periodo). Con un ventello di scarto ed una difesa avversaria che alternava la uomo alla zona, senza particolari pensieri, Chiavenna commetteva l’errore di pensare ad una gara già chiusa. Ed è qui che Sondrio giocava le sue ultime carte. Dal Molin sparava dalla lunga e bucava egregiamente la difesa, segnando ben 11 dei 16 punti che Sondrio metteva a referto nel quarto finale. Una serie di palle perse dovute alla pressione di Sondrio, riaccendeva gli animi degli ospiti che però dovevano soccombere alla concretezza dei chiavennaschi, troppo convinti della vittoria finale. Ottimi i rimbalzi offensivi su tiro libero agguantati da RiccoTatone e dalla solidità di Mattia Franzi e compagni, che permettevano ai padroni di casa di amministrare gli ultimi palloni in totale scioltezza. Ora la classifica dice Morbegno a 22, Galbiate a 18, Nibionno e Tirano a 14, Lecco a 12, Chiavenna a 11, Sondrio e Calolzio a 8 Osnago a 6, Nibionno B a 4 e Mandello a 2. Giovedì la battaglia continua in casa di Morbegno, ad oggi unica formazione imbattuta.

Parziali: 11-12; 33-27; 48-32; 54-48

Tabellini: Rosina 12, Tatone 3, Colzada, Trincavelli 6, Prati 7, Allievi, Franzi 6, Bossi 9, Biavaschi 11